AMSTERDAM in pillole di gusto
Avete voglia di staccare la spina per qualche giorno e godervi le bellezze di una città dalla mille sfumature? E allora Amsterdam è la scelta giusta, soprattutto adesso, con il risveglio dal torpore invernale e con il trionfo dei tulipani in ogni angolo della città. In pochi giorni riuscirete a scoprire tutte le sue attrazioni, armati di una bicicletta o semplicemente a piedi. E' stato facile anche per me, nonostante l'orientamento non sia il mio forte. Appena rientrata da un breve weekend con la mamma, ho deciso di lasciarvi qualche appunto di viaggio, nel caso voleste partire...e nel caso voleste seguire le mie orme. Non voglio tediarvi con le classiche mete più acclamate della città, quelle sono un dato di fatto, piuttosto spero di incuriosirvi con un brevissimo diario pieno di spunti per buongustai.C'è un'aria così familiare qui. La gente prepara con cura i piccoli giardinetti all'ingresso delle proprie case, l'aria della primavera si respira a pieni polmoni, sorseggiando un calice di vino in compagnia, con la luce del tramonto che si riflette sui canali.Le biciclette sono tantissime e dappertutto, le case protese verso l'alto sembrano fatte di marzapane e poi c'è vita, vita ovunque e si sta nel contempo tranquilli evitando le aree troppo turistiche semplicemente voltando l'angolo. I mercati sono un must, impossibile non vederne uno. Bruin cafè? Una miriade.Basta un fiore e tutto diventa più bello. Sui davanzali, nei tavolini di ciascun locale, in ogni dove troverete un fiore o una candela accesa. Ed è subito atmosfera di casa.Ammetto di aver sbirciato dalle finestre dei meravigliosi appartamenti che danno sulle strade dei canali. Bellissime a dir poco, tra oggetti contemporanei e antichi, kilim, vasi orientaleggianti e quadri, lampadari, cucine lineari e pulite. Non si fa ma sarebbe stato un peccato non guardare. Se poi pensi che da noi regna il caos, in fatto di stili e ordine generale (e civico), qui tutto ha un suo rigore armonico nella fusione di vecchio e nuovo, buon gusto e tanta eleganza.
RED LIGHT DISTRICT
Prima tappa, anche se meta ultra turistica, quartiere a luci rosse, soprattutto se la sera si avvicina e le luci iniziano ad accendersi. Il punto migliore da cui partire per un giretto nella zona è (curiosamente) l'edificio più antico della città: la Oude Kerk, la Chiesa Vecchia, in cui troverete sepolta Saskia, la moglie di Rembrandt. Poi lasciatevi tentare dalla piccola cioccolateria propio adiacente alla chiesa. Entrate da Ganachee rifatevi gli occhi nel regno del cioccolato, sarà una delizia per il vostro palato. Vagate senza meta in questo quartiere perché nonostante la fiumana di gente da cui verrete travolti è davvero bello.Noi qui abbiamo trovato un localino molto interessante in cui fermarci per cena. L'insegna sulla via è talmente anonima che potreste pensare ad uno specchio per allodole. In realtà, credete a me, entrate nel piccolo cortile interno e troverete un'oasi di pace nel pieno tumulto della zona. Un ex magazzino di spezie del XVII secolo trasformato in ristorante: Blauw Aan De Wal.Altro ristorante molto conosciuto è sicuramente Anna (parola d'ordine: prenotare).
Ah, se ne avete l'occasione ed è domenica mattina (intorno alle 10.30) fate un salto nel primo tempio buddhista d'Europa, il tempio di Guan Yin, dove magari riuscirete ad assistere alla recita dei sutra tradizionali.
CENTRO MEDIEVALE
Il cuore della città. Bellissimo anche se troppo caotico, con storici e incantevoli palazzi e insieme costellato dallo straripante conformismo di catene internazionali. Vicinissimo al Dam, la piazza principale di Amsterdam, troverete Gartine, il luogo ideale per concedervi un high tea con i fiocchi.Vale la pena di vedere il Begijnhof, luogo nascosto e segreto (ormai non più) in pieno centro, con piccole casette e giardini curati. Qui, per secoli, le beghine o suore mancate si occupano della cura di malati e anziani.
JORDAAN
Perdetevi tra canali e affascinanti stradine dell'ex quartiere operaio della città, oggi imborghesito e ricchissimo di gallerie, ristorantini e piccole boutique. Atmosfera intima e gradevole. Noi siamo partite da Brouwersgracht, il canale dei birrai, e siamo arrivate al più bel mercato contadino della città, il mercato rionale Noordermarkt, lungo Westerstraat e Rozengracht, tra pane fragrante, verdure bio e formaggi di fattoria. Ci siamo poi dirette verso la zona occidentale di Amsterdam, fuori dagli itinerari turistici ma decisamente frequentata dalla gente del posto. Il verdeggiante Westerpark è il luogo ideale per rilassarsi e per arrivare nell'ex area industriale, un tempo fabbrica di gas, oggi riqualificata a polo culturale molto attivo, la Westergasfabriek.Sosta rigenerante, molto green, da Pulk e via di nuovo. Per pranzo l'obbiettivo era fermarsi in un ristorante etiopico molto carino (Semhar) ma ahimè le serrande erano abbassate. Me lo sono perso ma voi, se ne avrete l'occasione, provatelo e fatemi sapere! L'interno sembra suggerire quel fascino esotico capace di farti sentire già lontano.Per assaporare il gusto di piatti algerini passate da Raïraï (Westergasfabriek).Voglia improvvisa di Goi Cuon (una sorta di involtini primavera vietnamiti)? Little Saigon vi piacerà.Camminando camminando siamo giunte al mercato d'antiquariato più grande della città, l'Antiek Centrum, una vera mecca per chi ama perdersi alla scoperta di vecchie cose e tempi passati . Qui si respira un'aria nostalgica e affascinante, tra attenti collezionisti, pittoreschi venditori e oggetti che sembrano raccontare storie di vite, memorie e ricordi. Pranzo al sole nel caffè del mercato, definito come la più semplice e insieme sexy brasserie di Amsterdam. Da Blazer comfort food da leccarsi i baffi.
DE PJIP
Multientico, vivace, alternativo. Melting pot di nazionalità e culture. De Pijp vi stupirà per la quantità di caffè e concept store e per il più grande mercato all'aperto d'Europa, l'Albert Cuyp Markt.Caffè da Cottoncake in pieno relax. Me ne sono innamorata. tutto bianco e molto accogliente. Caffetteria e insieme negozio di abbigliamento.Organic food? Allora scegliete SLA.Cibo marocchino di qualità? Andate da Mamouche.
Cottoncake
Negozietto vintage
CINTURA MERIDIONALE DEI CANALI
Il nostro hotel era in questa zona ed è stata un scelta azzeccatissima. Comodo e affascinante quartiere perfetto per gli spostamenti a piedi. Vicino un po' a tutto. Subito dopo aver posato la valigia, ci siamo imbattute nel Bloemenmarkt, uno dei mercati di fiori più conosciuti al mondo e un tempo galleggiante (anche se per i miei gusti troppo turistico!).Bellissimo il FOAM, spazio d'arte dedicato alla fotografia.Nonostante fossi parecchio scettica riguardo questa casa-museo, devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Il Museum Van Loon, difronte al Foam, è davvero bello, con i suoi mobili antichi e i ritratti della nobile famiglia Van Loon che ancora oggi vive ai piani superiori dell'edificio.Per mangiare, il meglio in assoluto è sicuramente Guts & Glory. Piccolo, molto nude look, cucina a vista petit come quella di Moki, menù a sorpresa di ottimo livello. E' stata un'esperienza super, ne siamo uscite soddisfatte e felici.[row cols_nr="2"][col size="4"][/col][col size="8"] Questo gelato alle melanzane con cioccolato fondente e noci pecan è stato incredibile...Per provare il miglior ristorante indonesiano della città andate da Tempo Doeloe. Qui si suona il campanello e se non avete riservato è praticamente off limits (non ho mai visto così tanti ristoranti indonesiani come ad Amsterdam, comunque).Poco più in là, senza pretese né fronzoli, c'è Meghna. Un localino dove ti fermi, mangi ed esci pensando a quando vagavi per l'India assieme a tuo marito e alle tue migliori amiche, tra risate, incidenti, viaggi interminabili e grandi riflessioni.
Colazione con pane, burro e marmellata da Vlaamsch Broodhuis. Sulla stessa via ottimo caffè vietnamita servito da La Puretè, magari accompagnato da una fetta di apple pie alla cannella.
Così come in altre città del nord, rimango sempre colpita dalla cura e dall'attenzione verso i piccoli dettagli che si trova un po' ovunque, qui. Caffè e ristoranti, soprattutto se di modeste dimensioni, ricreano un ambiente domestico tutt'altro che spersonalizzante. L'accoglienza riscalda e allontana quella fredda sensazione di essere spesso in (non)luoghi privi di personalità e carattere.
E voi cosa ne pensate? Vi è venuta voglia di partire?
A prestissimo!